Ieri sera, presso Wp Ostiense c’e’ stato il primo evento dal vivo:

“chiedi allo shaper “, che ho deciso di organizzare con il surf shop romano.Sono intervenuti all’incontro diversi surfers molti dei quali esperti e come molti altri, praticano nei principali surf spots romani. Per quello che mi riguarda, non avrei potuto aspettarmi di meglio, come livello di partecipazione.

Il risultato di questa bella e piacevole esperienza ,ha confermato le mie aspettative e quello che sostengo gia’ da troppo tempo ormai: c’e’ bisogno di piu’ cultura del surfing e della tavola, la quale al momento e pressocche’ scarsa all’interno del movimento.Non solo i beginners, ma anche e sopratutto i surfer esperti sono alla ricerca di risposte precise ovviamente comprensibili e semplificate per loro, riguardo argomenti tecnici spesso complessi ,che riguardano il surfboard.

Ho percepito una grande volonta’ da parte di questi ragazzi di voler sapere cosa fosse meglio utilizzare per le loro esigenze, per non fare un nuovo acquisto ,che poi non soddisfi le loro aspettative. Cercano risposte precise e mirate che chiariscano definitivamente tutti i loro dubbi ed incertezze sull’argomento tavola, che possano renderli piu’ consapevoli di cio’ che vorrebbero acquistare e perche’.

C’e’ bisogno di far capire che l’outline di un surfboard definisce solo la tipologia di tavola, c’e’ bisogno di spiegare l’enorme importanza di un rockerline in un surf ,oppure quali caratteristiche e forma debba avere un rail performante (qualunque sia il livello tecnico). Non bastano quelle quattro misure sparate da un coach al surfer capace, od il tipo di surfboard consigliato per un principiante dal rivenditore.

I ragazzi giustamente chiedono risposte piu’ approfondite che non sono all’altezza di queste figure.

Abbiamo al momento un esercito di principianti a cui e’ stato detto che il soft top o simil tavola rigida sia la tavola piu’ indicata per il surfing in Italia. Mi dispiace contraddire chi ha dato questi consigli, ma siamo sicuri che la massima ambizione per loro sia solamente take off e taglio dell’onda come pratica surfing? Purtroppo con quel tipo di tavola e’ il massimo a cui si possa ambire. Ricordo a tutti una frase famosa nell’ambiente: “ la pratica del surfing comincia dopo il primo bottom turn”.

Agli esperti ed anche atleti vorrei dire che mai come adesso lo shaper deve essere messo nella posizione che occupa ed ha sempre occupato all’estero ,cioe’ al centro. Lo shaper con la sua competenza puo’ migliorare il vostro livello tecnico dandovi la tavola secondo lui piu’ giusta alle vostre esigenze, il coach ha invece il compito ed il dovere di migliorare il vostro assetto e posizione sulla tavola. Personalmente non ho conosciuto ancora un coach che possa avere profonde competenze tecniche di surfboards e sovrapporsi anche allo shaper. Rifletteteci su….

Vorrei ringraziare Ale Wp Palocco @Gianluca Avanz ed Alessandro Ghiri per aver dato il via a questi eventi dal vivo che spero diverranno piu’ frequenti.

Vorrei ricordare inoltre , che a breve sara’ possibile conttattarmi online per qualunque domanda di carattere tecnico.

“chiedi allo shaper” e’ una pagina dedicata ai surfers presente sul mio nuovo sito a breve online www.fabiogiacominishapes.it